Inventare una continuazione alla nostra storia
Nei momenti difficili, o di cambiamento, dunque, non dobbiamo smettere di raccontarci la nostra storia, anzi, dobbiamo trovare il modo di arricchirla, incorporando i colpi di scena, elaborando i motivi delle scelte e dei cambi di percorso, chiedendoci qual è la strada che ci ha portato fin qui, e come possiamo continuarla, indagando su quale fosse l’idea di amore e di relazione che era alla base delle nostre aspettative, e su come possiamo costruirne una nuova.
Facendo questa operazione, arriverà il momento in cui ci troveremo ad un punto di svolta: cominceremo a vedere la crisi come un evento a metà del nostro racconto e non come una fine non superabile. Questo cambio di prospettiva ci permetterà di riappropriarci dell’idea che saremo noi a dover scrivere la continuazione della nostra storia, riparando ciò che è possibile riparare, ricostruendo ciò che sembra distrutto, distaccandoci da ciò che ci fa troppo male, trovando soluzioni ai problemi invece di focalizzarci sui limiti che ci pongono, approfittando del cambiamento per creare qualcosa di nuovo o scoprire nuove strade, evitando di ricadere negli stessi errori.
Riuscire a continuare la narrazione della nostra storia è un po’ come costruire un ponte che ci permette di superare il baratro che abbiamo davanti: passando sull’altra sponda possiamo continuare il nostro percorso di vita.
Ci sono 3 passaggi per arrivare “all’altra riva”:
1. non lasciare che i problemi ci invadano, dare loro la giusta importanza in modo da poterli guardare con più distacco, e trovargli un ordine
2. Agire attivamente per governare la situazione, investendo così le nostre energie
3. Riconoscere che il tempo non si ferma e che il futuro può essere scritto in modo diverso e positivo
Arrivati all’altra riva, potremo continuare a narrarci una storia che ci piaccia, i cui eventi non ci facciano sentire travolti e della quale possiamo sentirci insieme autori e protagonisti.
Sentirci artefici della nostra storia ci aiuterà a ritrovare la speranza che un finale diverso esiste e che lo possiamo inventare noi.
Ricordiamoci che la nostra storia è unica, e gli autori siamo noi!