Come stendere un accordo genitoriale?
Vi sono alcuni punti fondamentali che è bene affrontare nella stesura di un accordo di separazione.
Provate a trattarli uno per uno e a vedere su quali siete d’accordo e su quali invece le vostre visioni si discostano.
Favorite il più possibile il raggiungimento dell’obiettivo che è quello di definire tutti i punti. Su molte cose dovrete cedere, ma considerate che lo state facendo per i vostri figli.
La sensazione che avrete alla fine non sarà di vittoria: spesso la percezione che entrambi i genitori hanno dopo aver firmato un buon accordo è di avere ceduto troppo e di non aver ottenuto quello che volevano. Considerate che quello che più di tutto è importante adesso è risolvere rapidamente la crisi separativa e che l’accordo può essere un ottimo passo avanti.
Se il vostro partner non è disponibile a compiere questo percorso insieme a voi, nonostante le vostre insistenze, cercate di convincerlo almeno a farlo separatamente e a mettere poi a confronto i due piani genitoriali dopo averli messi a punto. Se anche questo non è possibile cercate di convincerlo a fare un percorso di mediazione, almeno a partecipare ad un primo incontro di mediazione per capire di cosa si tratta.
Ecco di seguito, per ordine, le questioni che dovrete trattare, iniziando da quelle più generali su cui probabilmente sarà più facile accordarsi: vi consigliamo di seguire le questioni in questo ordine, vi accorgerete di essere già d’accordo su molte di queste, le altre rimarranno sullo sfondo.
1) Questioni genitoriali generali: punto fondamentale è riconoscere il fatto di essere entrambi genitori e accogliere le proprie responsabilità genitoriali e il ruolo dell’altro. Siete d’accordo sull’idea che siete e dovete restare entrambi genitori dei vostri figli, nonostante tutto? Non stiamo parlando ancora di quale genitore deve vederli di più o con quale genitore devono vivere ma del concetto generale che se siete entrambi genitori siete chiamati entrambi ad educarli e a prendere le migliori decisioni per loro.
2) Responsabilità e affido del minore: Siete chiamati a trovare un accordo in merito all’affido dei propri figli, ovvero rispetto a chi prenderà le decisioni sulla loro vita: chi deciderà quale scuola frequenteranno, quali corsi faranno al pomeriggio, quali cure mediche effettueranno, eccetera. Solitamente l’affido è condiviso ed entrambi i genitori prendono insieme le decisioni sulla vita del figlio ma, se siete d’accordo di fare diversamente, potete anche optare per un affido esclusivo ad uno dei due genitori. La scheda informativa n. 10 dal titolo “L’affido e il collocamento dei figli” (https://www.progettozefiro.org/copy-of-informazioni-2/l'affido-e-il-collocamento-dei-figli) vi fornirà maggiori dettagli a riguardo.
3) Collocamento del minore: dove vivranno i vostri figli prevalentemente? Quale sarà la loro casa? Con quale dei due genitori passeranno la maggior parte del tempo, chi si occuperà di loro prevalentemente? Oppure pensate sia meglio che stiano in modo paritario con entrambi i genitori? Le schede informative n. 13 dal titolo “Casa coniugale e divisione dei beni” (https://www.progettozefiro.org/copy-of-informazioni-2/casa-coniugale-e-divisione-dei-beni) vi potranno aiutare a decidere e vi forniranno un quadro generale su questo argomento. A volte durante i primi mesi di separazione, quando ancora i genitori non hanno trovato una sistemazione abitativa stabile, può essere utile alternarsi nella casa familiare dove vivono i figli: ad esempio, una settimana può starci la mamma e una settimana il papà. Non sempre è necessario seguire questa impostazione ma, a volte, all’inizio, può aiutare. Anche se per i figli potrebbe sembrare meno faticoso perché non si devono spostare da una casa all’altra, mantenere questa modalità come organizzazione stabile può risultare però molto faticoso per la famiglia: i genitori si trovano di fatto a continuare a condividere gli spazi domestici e familiari con l’ex coniuge, anche se in modo alternato, senza riuscire a ricreare un proprio ambiente domestico intimo e personale dove accogliere i figli.
4) Frequentazioni dei figli: è importante che i genitori discutano riguardo alle frequentazioni dei figli tenendo presente le loro volontà. A livello giuridico questi ultimi possono infatti essere ascoltati a partire dai 12 anni, salvo casi particolari. L’accordo dei due genitori deve considerare le disponibilità di entrambi garantendo il più possibile una parità e presenza nel tempo trascorso con il figlio evitando, quando possibile, sostituti educativi (come babysitter, dopo scuola o altre famiglie). È inoltre fondamentale assicurare la stabilità abitativa del figlio considerando il suo radicamento nel territorio (scuola, attività sportive, amici…), senza stravolgere le sue abitudini quotidiane precedenti alla separazione.
È da ricordare che se i figli sono molto piccoli è bene mantenere una maggiore costanza nelle frequentazioni con i genitori; invece, più i ragazzi sono grandi più diventerà per loro rilevante l’ambiente esterno alla famiglia. Non è consigliabile in questi momenti forzare la frequentazione di uno dei due genitori se il ragazzo manifesta altri interessi. A partire dalla maggiore età del figlio, quest’ultimo acquisirà pieni poteri per la scelta autonoma della gestione delle relazioni familiari.
5) Frequentazione dei nonni: è fondamentale per i bambini e per i nonni il mantenimento di una frequentazione. Tale aspetto rientra legalmente nel diritto dei nonni di vedere i nipoti, eccetto casi particolari. I nonni inoltre dovrebbero mantenere una linea simile a quella dei genitori durante la vicenda della separazione senza mai denigrare l’altro genitore. Per maggiori chiarimenti sull’argomento, è possibile visitare la scheda informativa n. 11 dal titolo “Altri diritti e doveri fondamentali” (https://www.progettozefiro.org/copy-of-informazioni-2/altri-diritti-e-doveri-fondamentali-)
6) Tempi delle vacanze: si dovrebbe trovare un accordo anche sulle tempistiche delle vacanze. La premessa è che i figli abbiamo la possibilità di passare del tempo libero e di qualità con entrambi i genitori. L’accordo deve essere steso seguendo una linea generale applicabile in ogni situazione in modo tale da non essere modificato per ogni periodo festivo: ad esempio, l’accordo può stipulare che le vacanze natalizie siano divise in due periodi di frequentazione dal 23 Dicembre al 31 Dicembre e dal 31 Dicembre al 6 Gennaio e che ogni anno vengano alternati da un genitore all’altro.
7) Gestione della casa familiare: come indicato più approfonditamente nella scheda n. 13 dal titolo “Casa coniugale e divisione dei beni” (https://www.progettozefiro.org/copy-of-informazioni-2/casa-coniugale-e-divisione-dei-beni), è bene che i genitori si accordino anche in merito alla gestione della casa familiare. Se i genitori riusciranno a trovare una decisione condivisa potranno scegliere secondo le proprie esigenze chi dei due terrà la casa. Altrimenti sarà necessario l’intervento di un giudice che prenderà al vostro posto la decisione circa l’assegnazione della dimora. È da ricordare che, indipendentemente dalla proprietà, questa resta di utilizzo dei figli, che hanno il diritto di viverci anche dopo la separazione fino a quando non avranno una loro indipendenza economica. Ricordiamo inoltre, come già detto, che è doveroso discernere gli aspetti di vita personali del figlio dalle questioni economiche: è bene definire prima le questioni di organizzazione quotidiana dei figli e solo dopo affrontare le decisioni riguardo alla divisione dei beni.
8) Il contributo del mantenimento al coniuge: con contributo di mantenimento, si intende il contributo economico che il coniuge con reddito maggiore è tenuto a versare a favore dell’ex coniuge e di eventuali figli a carico. Come per la casa familiare, nel caso in cui i genitori non riuscissero a trovare un accordo condiviso riguardo all’ammontare del contributo di mantenimento, sarà un giudice a stabilirlo sulla base di criteri specifici. Non sempre a livello giuridico è necessario che uno dei due coniugi mantenga economicamente l’altro. Le situazioni in cui è previsto fanno riferimento ai casi in cui ci sia una netta disparità di reddito tra i due ex coniugi e che questa sia dovuta all’incapacità del coniuge meno abbiente di mantenersi da solo (età avanzata, problemi di salute, inabilità al lavoro) o frutto di una volontà condivisa sin dall’inizio del matrimonio (ad esempio scelta familiare condivisa per cui la mamma si occupa della gestione della casa e il padre è l’unico a lavorare). Tutte le informazioni relative ai criteri specifici per definire il contributo economico di mantenimento si possono trovare nella scheda informativa numero 12 “Il contributo di mantenimento” (https://www.progettozefiro.org/copy-of-informazioni-2/il-contributo-di-mantenimento).
9) Il contributo del mantenimento per i figli: come già detto per il contributo di mantenimento dell’ex coniuge, il genitore maggiormente abbiente sarebbe giuridicamente tenuto anche al mantenimento dei figli a carico (minorenni e maggiorenni fino al raggiungimento della loro autosufficienza economica). Le spese a cui si fa riferimento sono:
1. Spese ordinarie: relative alla vita quotidiana del figlio (vitto, abbigliamento, spese scolastiche…)
2. Spese straordinarie: relative a eventi eccezionali o imprevedibili della vita dei figli (vacanze con amici, interventi improvvisi, multe…)
Anche in questo caso se i genitori riescono a trovare un accordo in merito alla cifra e alle modalità di erogazione del mantenimento (sia di spese ordinarie che straordinarie), non sarà necessario l’intervento di un giudice. Altrimenti sarà quest’ultimo a valutare, in base a una serie di criteri prestabiliti come suddividere le spese. In generale, i parametri per quantificare il contributo sono:
o Effettive e attuali esigenze del figlio
o Tenore di vita del figlio goduto durante il matrimonio dei genitori
o Tempi di permanenza presso ciascuno dei genitori
o Valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti dai genitori
o Capacità economiche dei genitori
Per maggiori informazioni, potete consultare la scheda informativa numero 12 “Il contributo di mantenimento” (https://www.progettozefiro.org/copy-of-informazioni-2/il-contributo-di-mantenimento).
Se su tutte queste questioni pensate di essere riusciti ad arrivare a una definizione dell’accordo autonomamente potete procedere a separarvi molto più facilmente e se volete potete farlo attraverso il nostro servizio di separazione rapida online!